Darya Dugina morta sotto attacco terroristico. L’intelligence americana spiega che gli Usa non sono coinvolti, ma lo è l’Ucraina.
Darya Dugina, figlia dell’Ideologo di Putin Oleksandr Dugin, è morta ad agosto scorso in seguito ad un attacco terroristico. La sua macchina è esplosa mentre si trovava vicino Mosca, è l’intelligence americana afferma che i malfattori siano stati ucraini. Dalle prime ipotesi si pensa però che il vero obiettivo sia sempre stato suo padre.
Il sospetto
La 30enne Darya Dugin è deceduta a Mosca in seguito ad un attentato avvenuto il 20 agosto scorso: la sua auto sarebbe esplosa mentre si trovava nella periferia di Mosca. Si tratta della commentatrice politica e figlia di Oleksandr Dugin, detto anche “l’ideologo di Putin”.
Il New York Times afferma che gli Stati Uniti non hanno preso parte all’attacco, né tantomeno erano a conoscenza dell’operazione a cui si sarebbero opposti se fossero stati consultati. L’intelligence americana ritiene che dietro l’omicidio della figlia del russo Oleksandr Dugin ci sia il governo di Kiev.
I funzionari americani che hanno parlato con il quotidiano statunitense non hanno rivelato quali fossero stati gli elementi rilevatori sul collegamento dell’Ucraina con l’omicidio della ragazza. Non sappiamo nemmeno se il presidente Voldymyr Zelensky fosse al corrente, ma molte ipotesi si ricollegano alla possibilità che il vero obiettivo dell’attentato sarebbe stato il padre.
L’ultranazionalista Dugin da mesi esorta la Russia a intensificare la sua guerra contro l’Ucraina: è infatti definito uno dei principali sostenitori di una Russia aggressiva e imperialista. Il New York Times ha citato il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, che ha ribadito che il governo di Kiev non è mai stato coinvolto nella morte di Darya. “In tempo di guerra ogni omicidio deve avere un senso, soddisfare uno scopo specifico, tattico o strategico. Dugina non è un obiettivo né tattico né strategico per l’Ucraina”, ha detto.